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lunedì 23 gennaio 2012

La magia dei nodi e degli anelli


agli anelli veniva attribuito il potere di legare o inceppare le attivita' fisiche.questo potere,l'anello l'ha ereditato dai nodi.
molte persone in varie parti del mondo hanno una grande avversione al portare nodi addosso in occasioni critiche come il parto,il matrimonio,la morte.
cosi' nei paesi slavi,in lapponia,nelle indie,in malesia...quando una donna e' in gravidanza o durante il travaglio,le si sciolgono tutti i nodi,comprese le trecce(se le ha) perche' si crede che questo facilitera' la nascita e con la stessa intenzione si aprono tutte le serrature delle porte e dei mobili.anche i mariti non devono avere nodi addosso e presso alcuni popoli e' fatto divieto anche solo sedere con le gambe icrociate o accavallate.in tutti questi casi sembra agire l'idea che fare un nodo legherebbe la donna.


anche i romani credevano che i nodi fossero un ostacolo alle attivita',per cui in un consiglio di guerra o in una seduta di magistrati o nel corso dei sacrifici non era permesso intrecciare le mani o le gambe.


nel medioevo fino al XVIII sec. si credeva comunemente ,in europa ,di poter impedire la consumazione di un matrimonio chiudendo a chiave una serratura durante la cerimonia o facendo un nodo in una corda e gettando poi via la serratura e corde in un posto in cui non potesse essere trovato perche' nessuno sciogliendo i nodi o aprendo la serratura,potesse sciogliere l'incantesimo.cosi' nel 1705,due persone furono condannate a morte in scozia per aver turbato la felicita' di una donna.


la potenza malefica dei nodi puo' anche manifestarsi infliggendo malattie e ogni sorta di disgrazie.cosi' nel 1718 il parlamento di Bordeaux condanno' ad essere bruciato vivo un tale che aveva sparso la desolazione in una famiglia per mezzo di corde annodate.



i nodi sono capaci di uccidere ma anche di guarire.cosi' ai nodi benefici si attribuisce una potenza medica positiva.Plinio infatti dice che certe persone guarivano le malattie dell'inguine in questo modo:tagliavano un filo di tessuto e vi facevano 7 o 9 nodi e poi l'attaccavano all'inguine del paziente.ma perche' la cura fosse efficace era necessario pronunziare il nome di una vedova ogni volta che si faceva un nodo.


i nodi possono servire ad un'incatatrice per procurarsi un'amante.facendo dei nodi sulla frusta dell'uomo desiderato,molte si assicuravano l'amante.purtroppo se l'uomo era molto richiesto altre donne scioglievano i nodi e alla fine restavano tutte zitelle 


Pitagora proibiva alla gente di portare anelli. coloro che dovevano consultare l'oracolo non potevano portare anelli.


l'anello ,al pari del nodo,agisce come una catena spirituale.
i morti non potevano essere sepolti con gli anelli perche' questi impedivano l'uscita dell'anima dal corpo.


la stessa costrizione che impedisce l'uscita dell'anima dal corpo puo' impedire l'entrata degli spiriti malvagi.troviamo quindi anelli usati come amuleti contro demoni,streghe,fantasmi...

***********
Voi che ne pensate degli anelli-nodi?
Li portate?
(presto un post:"dimmi dove porti l'anello ti dirò chi sei")









venerdì 6 gennaio 2012

buon epifania a tutti !! :)

Racconto sulla Befana


La bottega della Befana

Era la mattina dell'Epifania.
Per tutta la notte la Befana e la sua serva Teresa erano state in giro per tetti e per camini a portare i doni ai clienti. I loro vestiti erano ancora coperti di neve e di ghiaccioli.fffffffffff dddddddddAccendi la stufa - disse la Befana - così ci asciugheremo.
E riponi la scopa: per un annetto buono non ci servirà.
Teresa rimise la scopa nel solito angolo, borbottando.
Sarà bello volare con la scopa. Ma adesso che ci sono fior di aeroplani e di razzi non ne vedo proprio l'utilità.
Intanto il raffreddore me lo sono preso e me lo tengo.
Preparami una buona camomilla - ordinò la Befana, inforcando gli occhiali e sedendosi nella vecchia poltrona di pelle nera davanti alla scrivania.
Cominciò a sfogliare le lettere che aveva trovato nella cassetta della posta, di ritorno dal suo giro.
Ecco qua - borbottò - me l'aspettavo: io sfido la tramontana, io rischio l'osso del collo sulle tegole gelate e loro non sono mai contenti.
Comunque, i giocattoli che avevo in negozio li ho dati via tutti, e oggi bisognerà portarne su degli altri dal magazzino...
Teresa, prepara la chiave del magazzino e la candela.
Vuol lavorare anche oggi che è la sua festa?
Ormai la notte della Befana è passata.
Già, ma alla Befana nuova mancano solamente trecentosessantacinque notti!
-Gianni Rodari-








giovedì 5 gennaio 2012

Tra storia e leggenda: La Befana.


La Befana è una vecchia brutta e gobba, con il naso adunco e il mento aguzzo, vestita di stracci e coperta di fuliggine, perchè entra nelle case attraverso la cappa del camino.
Infatti la notte tra il 5 e il 6 gennaio, mentre tutti dormono infila doni e dolcetti nelle calze dei bambini appese al caminetto.
Ai bambini buoni lascia caramelle e dolcetti, a quelli cattivi lascia pezzi di carbone.
La Befana si festeggia nel giorno dell'Epifania, che di solito chiude le vacanze natalizie.
Il termine “Befana” deriva dal greco “Epifania” che significa “apparizione, manifestazione”.
Avvenne nella notte tra il 5 ed il 6 gennaio che i Re Magi fecero visita a Gesù per offrirgli oro, incenso e mirra.
Anche la Befana apparve nei cieli, a cavallo della sua scopa, ad elargire doni o carbone, a seconda che i bambini siano stati buoni o cattivi.


Una leggenda spiega la coincidenza così:
una sera di un inverno freddissimo, bussarono alla porticina della casa della Befana tre personaggi elegantemente vestiti: erano i Re Magi che, da molto lontano, si erano messi in cammino per rendere omaggio al bambino Gesù.
Le chiesero dov’era la strada per Betlemme e la vecchietta indicò loro il cammino ma, nonostante le loro insistenze lei non si unì a loro perché aveva troppe faccende da sbrigare.
Dopo che i Re Magi se ne furono andati sentì che aveva sbagliato a rifiutare il loro invito e decise di raggiungerli.
Uscì a cercarli ma non riusciva a trovarli.
Così bussò ad ogni porta lasciando un dono ad ogni bambino nella speranza che uno di loro fosse Gesù.
Così, da allora ha continuato per millenni, nella notte tra il 5 ed il 6 gennaio a cavallo della sua scopa…







sabato 24 dicembre 2011

˜*•. ˜”*°•.˜”*°• Legende Natalizie-gli animali ˜*•. ˜”*°•.˜”*°•



Si dice che allo scoccare della mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre, gli animali
- in special modo gli animali nelle fattorie –
acquistino il meraviglioso ed inusuale dono della parola. 
Buoi, mucche, cavalli, maiali e polli,ma anche cani e gatti,
iniziano a parlare tra di loro e si scambiano strani segreti sul genere umano,
in particolar modo sui loro padroni. 
Ma non tentati di ascoltarli di nascosto!
La leggenda dice che potrete attirare su di voi la sfortuna,
la cecita' o addirittura la morte se tenterete di spiarli!






venerdì 23 dicembre 2011

☆:*´`*:.☆ La leggenda del vischio ☆:*´`*:.☆

(Eccomi a riproporvi un post
dello scorso anno)

C'era una volta, in un paese tra i monti, un vecchio mercante. L'uomo viveva solo, non si era mai sposato e non aveva piu' nessun amico.
Il vecchio mercante si girava e rigirava, senza poter prendere sonno.
Usci' di casa e vide gente che andava da tutte le parti verso lo stesso luogo.
Qualche mano si tese verso di lui. Qualche voce si levo': - Fratello, - gli gridarono - non vieni? 
Fratello, a lui fratello? Lui non aveva fratelli. Era un mercante e per lui non c'erano che clienti: chi comprava e chi vendeva. 
Per tutta la vita era stato avido e avaro e non gli importava chi fossero i suoi clienti e che cosa facessero. Ma dove andavano? Si mosse un po' curioso. Si uni' a un gruppo di vecchi e di fanciulli. Fratello! Oh, certo, sarebbe stato anche bello avere tanti fratelli! Ma il suo cuore gli sussurrava che non poteva essere loro fratello.
Quante volte li aveva ingannati? Piangeva miseria per vender piu' caro.
E speculava sul bisogno dei poveri. E mai la sua mano si apriva per donare.
No, lui non poteva essere fratello di quella povera gente che aveva sempre sfruttata, ingannata, tradita. Eppure tutti gli camminavano a fianco. Ed era giunto, con loro, davanti alla Grotta di Betlemme. Ora li vedeva entrare e nessuno era a mani vuote, anche i poveri avevano qualcosa. E lui non aveva niente, lui che era ricco.
Arrivo' alla grotta insieme con gli altri; s'inginocchio insieme agli altri.
- Signore, - esclamo' - ho trattato male i miei fratelli. Perdonami.
E comincio' a piangere. Appoggiato a un albero, davanti alla grotta, il mercante continuo' a piangere, e il suo cuore cambio'.
Alla prima luce dell'alba quelle lacrime splendettero come perle, in mezzo a due foglioline. 
Era nato il vischio.






martedì 13 dicembre 2011

La storia delle palline di Natale


A Betlemme c’era un artista di strada molto povero
che non aveva nemmeno un dono per il Bambino Gesù;
così egli andò da Gesù e fece ciò che sapeva fare meglio,
il giocoliere, e lo fece ridere.
Questo è il motivo per cui ogni anno
sull’albero di Natale
appendiamo le palline colorate –
per ricordarci delle risate di
Gesù Bambino.





lunedì 31 ottobre 2011

La danza delle streghe-Gabry Ponte

Spiriti Potenti, 
Vi invochiamo
Vegliate su Noi che stanotte balliamo.
Volti alla luna, 

alta la fronte
Danzano le streghe di Gabry Ponte!!





LA DANZA DELLE STREGHE
(testo)

Quando è notte il lupo
grida all’ombra della luna.
La danza delle streghe
non porta mai fortuna.
Fuochi e spiriti ballate
dentro al cerchio della luce
Tramontate stelle,
anime sorelle


Dodici rintocchi
squarciano la notte scura
La danza delle streghe
signore di paura
Dalle tenebre sorgete
lento il fuoco nero brucia
Spettri nel castello
fate il vostro ballo


Felice Halloween
Dalla vostra
Strega Pixia!!







mercoledì 27 luglio 2011

Superstizioni e credenze

Oggi inauguro una nuova "etichetta":
Superstizioni e credenze.
Navigando nel web ne ho trovate tante,
ve ne proporrò una di tanto in tanto.
Vi assicuro che alcune sono serie ma 
molte sono veramente
esilaranti.
ecco la prima:

L'APE

-La presenza dell'ape in una stanza è foriera di buone notizie. 
-In Sicilia, si crede che questi insetti abbandonino le case quando sta per accadere una disgrazia.
-Quando le api sono numerose e pungono molto è segno di prosperità, quando pungono poco e sono rare, di carestia. 
-In molti luoghi si ritiene che le api producano miele migliore e più abbondante se vengono rubate, trovate o regalate.
-Chi in Sardegna le ruba, si dice sia condannato a non avere lumi accesi accanto al letto di morte. 
-In Abruzzo, quando le api non vogliono rientrare nell'arnia, è segno che una donna vi si era seduta sopra; affinché queste rientrino è sufficiente strofinarvi sopra un paio di mutande da uomo.

Riguardo a quest'ultima credenza....ahahahah!!...
ahahahaha....stò ancora sbellicandomi dalle risa....
ahahahahahah!!!  ^_^

 

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Il meteo dalla Pixia