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giovedì 25 marzo 2010

Indiani d'America: chi sono...chi erano.


I Pellerossa sono uno dei più noti e interessanti popoli divenuti minoranza etnica negli Stati Uniti. Da dove arrivano i pellerossa?

Come compaiono nella storia?

Per rispondere alle domande, dobbiamo tornare indietro nel tempo di circa 15000 anni.

In quel periodo nello Stretto di Bering, che separa il continente americano da quello asiatico, il livello delle cque era più basso di oggi, e lasciava affiorare numerose isole vicine; non solo, ma allora come oggi, il mare era gelato per buona parte dell'anno.

Quindi era traversabile, a piedi o con semplici imbarcazioni, senza molta difficoltà.

A partire da questo periodo, popolazioni provenienti dalla Mongolia, in Asia, migrano in molte ondate successive attraverso lo Stretto, passando nel continente americano, nell'attuale Alaska; forse per la necessità di trovare nuovi pascoli, o nuovi terreni di caccia, o forse spinte dall'insaziabile curiosità dell'uomo di sapere che cosa c'è "più in là".

Queste genti portarono in America cose nuove e sconosciute: l'arte di tessere, certe tinture, l'arco e la freccia, il modo di accendere il fuoco, quello di smussare una pietra, la fiocina, il cane domestico.

Da queste genti asiatiche ebbero origine i pellerossa (o indiani, come vennero chiamati dai primi europei giunti nel continente americano, ritenuto che fossero le Indie).
Nella pelle giallo-bruna, gli zigomi sporgenti, i capelli neri e lisci, i primi americani, e ricordano tuttora, la loro origine mongola.

Fino al XVI secolo, i pellirosse nelle loro varie tribù, rimasero i soli popoli delle Americhe.

Poi, con l'invasione degli europei, poco a poco divennero una minoranza etnica.

I primi abitanti della America provenivano dall'Asia e giunsero sul continente americano oltre 20.000 anni fa, attraversando lo stretto di Bering al seguito della selvaggina a cui davano la caccia (allora lo stretto non era un braccio di mare ma un ponte di terra.)

Col passare delle generazioni si spinsero fino all' estremo sud del continente.

Quando Colombo sbarcò in America, chiamò "indiani" gli indigeni perché era convinto d'essere arrivato nelle Indie, cioè in Asia.

Così la parola "indiani" stette a indicare comunemente gli indigeni nordamericani, chiamati Pellerossa dai primi colonizzatori europei per l' abitudine dei guerrieri di tingersi il viso di terra rossa prima di scendere sul "sentiero di guerra".

Nel XIX secolo, con l' arrivo in massa degli europei nell'America settentrionale, i pellerossa andarono incontro allo stesso destino già toccato agli Incas e agli Aztechi.

Cercarono di difendere la loro terra dall' invasione dei pionieri.

I capi indiani come Nuvola Rossa, Cavallo Pazzo e Toro Seduto riportarono qualche vittoria, tuttavia l'esercito americano era nettamente superiore.

Dopo terribili battaglie contro i Cheyenne e contro i Sioux, i Pellerossa furono sconfitti.

I sopravvissuti furono costretti a trasferirsi in territori delimitati , le riserve, dove i loro discendenti vivono tuttora.

Nel 1990 un censimento ha calcolato che negli Stati Uniti d'America vivono soltanto 250.000 Pellirosse.

L'organizzazione sociale

I Pellerossa erano divisi in circa 250 tribù, le più famose delle quali sono i Cheyenne, i Sioux, gli Apache, gli Irochesi e i Mohicani.

Le tribù erano seminomadi (si spostavano saltuariamente) o stanziali (non si spostavano).

Ogni tribù riconosceva tre autorità : il capo tribù, il più stimato e il più saggio; il capo religioso in grado di predire il futuro e di guarire le malattie; il capo di guerra, il più coraggioso, rispettato da tutti i guerrieri.

All' interno della tribù ognuno aveva una propria funzione.

Gli uomini si occupavano della caccia e della guerra; le donne (squaw) accudivano i figli, cucinavano, confezionavano gli abiti, raccoglievano la frutta, montavano e smontavano le tende.

I bambini portavano al pascolo gli animali domestici, tenevano in ordine le armi dei guerrieri e pulivano il calumet, cioè la pipa del capo famiglia.

Gli anziani raccontavano le storie della tribù e insegnavano le virtù dei Pellerossa (il coraggio, la forza d'animo, la bontà e la generosità) ai più giovani.

La religione

La religione dei Pellerossa era di tipo animista: tutte le tribù adoravano il Grande Spirito detto Manitou, e veneravano e rispettavano i vari elementi naturali: la prateria, la pioggia e il sole.

Ogni aspetto del mondo dei Pellerossa era dominato da forze soprannaturali , invisibili e onnipresenti , che entravano nelle persone, negli animali e nelle piante.

Gli sciamani erano uomini e donne con poteri soprannaturali che facevano da tramite con il mondo degli spiriti e degli uomini, soprattutto per guarire gli ammalati .

Poiché lo sciamano conosceva le erbe medicamentose, gli europei lo chiamarono "Uomo di medicina", ma per uno sciamano e la sua tribù , tutto il potere degli spiriti era "medicina".
Gli sciamani si servivano di cerimonie rituali per aiutare la mente del paziente a liberarsi dalla malattia.
Intorno al 1500 partono le prime spedizioni europee alla scoperta del nuovo continente, e quindi la colonizzazione della parte orientale degli Stati Uniti e del Canada con conseguente inizio degli scontri con le tribù che vivevano in quelle terre.

Nel 1755 gli Inglesi e i Francesi iniziano una guerra per possedere la valle dell'Ohio.Anche gli Indiani partecipano a questa guerra; gli Irochesi alleati agli Inglesi, mentre gli Algonchini si alleano ai Francesi.

La guerra termina nel 1763 con la vittoria degli Inglesi, siglata dal trattato di Parigi.

Negli anni successivi,proseguono le guerre fra Inglesi e Americani,alle quali i Nativi prendono parte, ma quando nel 1787 nascono gli Stati Uniti, per tutte le tribù indiane è l'inizio della fine.

Il primo presidente Washington, inizia una guerra contro gli Indiani che porta alla battaglia di Fallen Timbers, dove gli Indiani subiscono una forte sconfitta ad opera dell'esercito americano guidato dal gen. Waine, complice il tradimento degli Inglesi che, in un primo tempo, avevano promesso loro aiuto.

Nell'agosto del 1795, le tribù Shawnee e Miami, sono costrette a firmare il trattato di Greenville,con il quale perdono circa 60.000 chilometri quadrati del loro territorio.

Nel 1830 il Congresso Americano vota un decreto con il quale le tribù del sud-est sono costrette a lasciare le loro terre.

Fra il 1850 e il 1853 i Sioux,Cheyenne,Arapaho, Crow,Apache e Comanche, convinti che l'esercito li proteggerà dai pionieri, firmano trattati per la costruzione di strade e forti nei loro territori.

La risposta è sempre la stessa: esercito e pionieri invadono i territori, relegando le tribù in territori insufficenti.

Fra il 1862 e il 1868, nonostante sia in corso la Guerra di Secessione, il gen Carleton e Kit Carson attaccano i Navaho che si rifiutano di trasferirsi in una riserva ad est del New Mexico.

Dopo anni di lotte, stremata dalla fame e dalla malattia, la tribù accetta il trasferimento.
Lo stesso trattamento fu riservato agli Apache che, con i loro capi Manica Rossa e Cochise, prima di arrendersi, per alcuni anni seminano il terrore compiendo massacri passati alla storia.

Nel 1864 i Cheyenne attaccano un treno merci.
Il col. Chivington come risposta attacca il villaggio di Sand Creek,nonostante gli Indiani espongano la bandiera bianca in segno di resa.
Nella strage non si risparmiano nemmeno donne e bambini.

Il 1876 è un anno importantissimo nella storia dei Nativi.
I Sioux si uniscono ai Cheyenne. Dopo qualche giorno vengono attaccati, ma dopo uno scontro durissimo Cavallo Pazzo e i suoi uomini resistono e hanno la meglio.
Viene successivamente ordinato al gen. Custer, di andare in avanscoperta, ma quest'ultimo senza aspettare i rinforzi decide di attaccare.

Custer è convinto di prendere gli Indiani di sorpresa e lancia il suo settimo reggimento di cavalleria contro l'accampamento, ma quando si accorge che è vuoto, i guerrieri indiani escono dalle colline e per lui non c'è speranza.

Questa è la vittoria più importante nella storia dei Nativi.

Nel 1878, dopo la battaglia di Little Big Horn, i Cheyenne e gli Arapaho accettano di andare a vivere nelle riserve,con la promessa del governo americano di poter fare ritorno alle loro terre qualora la riserva non fosse di loro gradimento...

Sempre nel 1890 il settimo reggimento di cavalleria, raggruppa i Sioux a Wounded Knee Creek con l'intento di trasferirli verso altre riserve.
A causa di qualche scontro, i soldati aprono il fuoco e alla fine uccidono più di trecento tra uomini,donne e bambini.

Fra il 1891 e il 1898 tutti i Nativi vengono relegati per sempre nelle riserve , ad eccezione dei Chippewa che danno origine ad una rivolta che termina in un bagno di sangue.

Guerriero Apache anonimo:
Lungo il cammino della vostra vita fate in modo di non privare gli altri della felicità.

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