Per 24 ore al giorno, abbraccia:
ti offre un petalo di rosa con una caramella,
ti stringe al petto come una madre,
sussurra una preghiera.
Si chiama Amma, Mata Amritanandamayi,
è una grande anima, mahatma, come Gandhi,
conosciuta in tutto il mondo come
the hugging saint, la sacerdotessa dell'abbraccio.
In quarant'anni lo ha fatto con altri trenta milioni di «figli».
È un gesto comune per noi toccare gli altri, in India non lo è,
lei ha cominciato da ragazzina,
oggi ha 57 anni, è il suo modo di salvare il mondo,
predica amore e raccoglie fondi.
Sta seduta con le mani giunte,
veste un sari bianco, ha un viso di bambina, i capelli neri raccolti,
le guance morbide, parla, prega, canta.
Dice cose come «la vera felicità è dentro di noi»
o «l'amore è la nostra vera essenza» .
La sua lezione è nota, quello che fa i suoi «figli» lo sanno
e Internet lo ha moltiplicato (embracingtheworld.org): opere di bene,
più o meno tutte.
Microcredito per le donne, diecimila borse di studio,
40 mila case per senza tetto, tre orfanotrofi,
due milioni di pasti gratuiti all'anno e 73 mila per gli homeless negli Stati Uniti,
1.600mila pazienti curati gratuitamente,
aiuti finanziari a vita per 100 mila vedove.
Ecco uno dei messaggi spirituali di Amma:
"L'amore è il fondamento di una vita felice.
Consapevolmente o inconsapevolmente
stiamo dimenticando questa verità".
Amma
Una mia amica è andata a Milano a farsi abbracciare un paio d'anni fa se non ricordo male. Credo sia rimasta molto suggestionata sia dal contesto, che dalla folla.
RispondiEliminaBaci