la loro cupidigia e il
loro egoismo s'impongono in modo prepotente
e tirannico sugli altri
animali più docili e semplici d'animo.
Gli elevati ideali di
uguaglianza e fraternità proclamati al tempo della rivoluzione vittoriosa
vengono traditi e,
sotto l'oppressione di
Napoleon,
il grosso maiale che
riesce ad accentrare in sé tutte le leve del potere
e ad appropriarsi degli
utili della fattoria,
tutti gli altri animali finiscono per
conoscere gli stessi maltrattamenti e le stesse privazioni di prima.
L'acuta satira orwelliana verso un certo tipo
di totalitarismo,
che ha avuto in Stalin la
sua esemplificazione più clamorosa,
è unita in questo apologo a una felicità
inventiva e a un'energia stilistica che pongono "La fattoria degli
animali" sulla linea della grande tradizione libellistica inglese del '700.
fonte:http://www.qlibri.it
il mio compleanno non lo segni??????
RispondiEliminache ti ho fatto a parte farti impazzire con il blog !!!!!
25/8 ciaooooooooooooooo
E pensare che ho letto "La fattoria degli animali" a 12 anni di età!
RispondiElimina@Marianna Lo segno subitissimo !!! :)
RispondiElimina@Adriano queste sono letture sempre attuali :)