”
L’origine del debito pubblico italiano risale all’epoca dell’unificazione
politica del Paese.
Proclamato
il 17 marzo 1861 ilRegno d’Italia,
vi
fu la necessità di procedere all’unificazione degli ordinamenti amministrativi
dei vecchi Stati confluiti nel nuovo Stato.
La prima delle leggi unificatrici in materia
finanziaria
ad
essere discussa dal Parlamento riguardò l’istituzione del Gran Libro del debito
pubblico.
Poco
dopo l’istituzione del Gran Libro con l. 10 luglio 1861, n. 94,
si
provvide al riconoscimento dei titoli di debito degli Stati
che
erano entrati a far parte del nuovo Regno:
titoli
di cui fu disposta l’iscrizione nel Gran Libro con l. 4 agosto 1861, n. 174. In
seguito,
annesso
nel 1866 il Veneto,
e
venuta nel 1870 Roma a far parte del Regno d’Italia,
con
l. 3 settembre 1868, n. 4.580 e l. 29 giugno 1871, n. 339,
anche
i debiti di questi nuovi territori vennero riconosciuti come debito pubblico
italiano “.
(
fonte : Lineamenti dell’evoluzione del debito pubblico in Italia 1861-1961 -diDOMENICANTONIO
FAUSTO, mentre la foto, da Museo
Economia Aziendale – Città di Portogruaro )
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Cara nipote cerchiamo di mettere più roba addosso che possiamo altrimenti questo Monti raccoglie tutto e poi rimaniamo senza proprio niente.
RispondiEliminaScusa la battuta ma è così.
Buona giornata cara Pixia.
Zio Tomaso
E l'attuale drammatica impennata del debito pubblico é stata creata a partire dalla fine degli anni '80!
RispondiEliminaQuante volte già mio padre ripeteva la frase di Totò.
EliminaIo sto bene e tu tesorino?