Esperimento
in Texas con i senza fissa dimora
L’idea
dell'agenzia di comunicazione Bartle Bogle Hegarty paga in occasione del
festival South by Southwest. Gli 'homless' sono pagati 20 dollari al giorno e
possono ricevere qualsiasi donazione extra dai 'clienti'
New
York, 13 marzo 2012 - Dove si riceve meglio la rete wi-fi? Ad Austin, in
Texas, conviene avvicinarsi a un senzatetto. L’agenzia di comunicazione
Bartle Bogle Hegarty, infatti, ha coinvolto alcune persone senza
fissa dimora in un esperimento che sta sollevando non poche polemiche. In
occasione del festival di tecnologia, musica e film South by Southwest (che si
tiene ad Austin ogni primavera), 13 senzatetto si sono trasformati in antenne
wi-fi ambulanti.
Armati
di dispositivo 4G-to-Wi-Fi, biglietti da visita e magliette di presentazione ("Sono
un hotspot 4G"), i senzatetto si aggirano nelle aree in cui si concentra
il maggior numero di persone e offrono la rete internet. Sono pagati 20
dollari al giorno, e possono ricevere qualsiasi donazione extra dai 'clienti',
tramite contanti o PayPal (secondo quanto riportato da Wired, l’offerta
consigliata sarebbe di 2 dollari ogni 15 minuti).
BBH,
che ha collaborato con il centro benefico Front Steps, definisce la sua
iniziativa una versione moderna della vendita di giornali,
"caritatevole", ma c’è chi mette in dubbio l’utilità, e l’etica, del
progetto. "Si può chiedere a degli esseri umani di trasformarsi in
infrastrutture?", si è chiesto il New York Times, che per primo ha
dato al notizia. Anche Tim Carmody, blogger americano di Wired, ha delle
perplessità, e descrive il progetto come "una distopia uscita da un oscuro
racconto di satira fantascientifica", ritenendo che si tratti di una
trovata di marketing.
Ma
BBH si difende: "Lo vediamo come un modo per far crescere la
consapevolezza, dando ai senzatetto l’opportunità di entrare in contatto con la
società e parlare alla gente", ha detto Saneel Radia, responsabile del
settore innovazione. "L’hotspot è un’occasione per raccontare la loro
storia".
Fonte: quotidiano.net
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Io non ho parole!!
Bella questa notizia cara nipote, una bella iniziativa, pensare di importarla da noi non sarebbe male.
RispondiEliminaCiao cara Pixia, Zio Tomaso