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mercoledì 2 febbraio 2011

La Candelora


La Candelora, 
collocata a mezzo inverno nel tempo astronomico, 
coincide nel ciclo agreste/vegetativo con la fine dell'inverno e 
l'inizio della primavera; 
il più famoso detto popolare a riguardo infatti recita:

"Quando vien la Candelora
de l'inverno semo fora;
ma se piove o tira il vento
de l'inverno semo dentro."



Questo sta a indicare che se il giorno della candelora si avrà bel tempo, si dovranno aspettare ancora diverse settimane perchè l'inverno finisca e giunga la primavera. Al contrario, se alla candelora fa brutto, la primavera sta già arrivando.
E' quindi un momento di passaggio, tra l'inverno/buio/"morte" e la primavera/luce/risveglio. Questo passaggio viene celebrato attraverso la purificazione e la preparazione alla nuova stagione.



La festa della Candelora che si celebra 
il 2 Febbraio 
e' caratterizzata dalla tradizionale benedizione delle candele 
fatta in tutte le parrocchie. 
Negli anni passati, i ceri o le candele benedetti
 in questa particolare giornata,
 venivano accuratamente conservati e accesi 
solo nei casi in cui qualche congiunto 
si fosse trovato in punto di morte. 
Per alcuni era credenza diffusa che, 
a consumazione completa dei ceri o delle candele 
sarebbe avvenuto il trapasso della persona ammalata, 
ma che questa avrebbe avuta 
salvata la propria anima.







La Candelora in alcuni luoghi viene chiamata 
"Giorno dell'orso". 
In questo particolare giorno, 
l'orso si sveglierebbe dal letargo 
e uscirebbe fuori dalla sua tana per vedere
 come e' il tempo e valutare se sia o meno il caso 
di mettere il naso fuori. 
Un proverbio piemontese in questo senso recita:


"se l'ouers fai secha soun ni,
per caranto giouern a sort papì"

Ovvero, se l'orso fa asciugare il suo giaciglio 
(cosa che starebbe a indicare tempo bello per quel giorno) 
per quaranta giorni non esce più.











Per gli americani è invece la marmotta a “decretare”
 l’arrivo o meno della primavera.
 Il 2 febbraio viene chiamato il “giorno della marmotta” . 
In questo giorno, una marmotta chiamata Punxsutawney Phil 
è al centro di una rappresentazione
 in cui viene fatta uscire dalla sua tana
 e se vede la sua ombra,
 l’inverno continuerà per altre sei settimane. 




2 commenti:

  1. Il detto risale alla notte dei tempi, lo ripeteva sempre mia nonna.

    Un abbraccione

    RispondiElimina
  2. Antichi detti, sono sempre vivi nelle tradizioni. Un abbraccio cara nipote.
    Zio Tomaso

    RispondiElimina

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