Molti
forse non sanno che
Via
della Conciliazione venne
progettata nel 1936
dall’architetto
e urbanista Marcello Piacentini (Roma, 8 dicembre 1881-Roma, 19 maggio 1960) e
dall’architetto Attilio Spaccarelli, a seguito dei Patti lateranensi dell’11
febbraio 1929 che sancivano la riconciliazione tra lo Stato Italiano e la Santa
Sede e la vera inaugurazione della via avvenne durante il giubileo del 1950
quando i lavori erano definitivamente terminati.
Il
regime fascista aveva nei suoi progetti proprio quello di ristrutturare i
centri storici e tra questi rientrò Via della Conciliazione e la conseguente
demolizione della Spina
di Borgo, progetto approvato da Mussolini e da Papa Pio XI (Ambrogio
Damiano Achille Ratti; Desio, 31 maggio 1857-Città del Vaticano, 10 febbraio
1939, 259° Papa dal 1922 alla sua morte) che diedero il via ai lavori.
piazza S Pietro, com'era 70 anni fa... sullo sfondo, piazza rusticucci |
Si
distrusse così quello che gli architetti seicenteschi avevano progettato e
costruito e tra questi vi era anche Bernini:
con ciò che avevano progettato e costruito si arrivava alla Basilica passando
per i vicoli della Spina di Borgo e ci si ritrovava improvvisamente davanti
alla grandiosità della piazza e della Basilica di San
Pietro tanto
da rimanerne meravigliati e sorpresi; mentre ora tutto è semplificato non c’è
più l’effetto sorpresa perché Basilica e Piazza sono ampiamente e subito
visibili proprio come se guardassimo ad una fotografia.
Si
racconta che lo stesso Mussolini
diede il primo colpo di piccone
alla spina e
nell’ottobre del 1937 non esisteva più.
la demolizione della "spina" di borgo in corso (fine anni '30) |
La
conseguenza di tutto questo fu che molti degli edifici antichi del Rione
vennero demoliti lasciando il posto a Via della Concilazione, tra le chiese che
non ci sono più ricordiamo San Giacomo a Scossacavalli e Sant’Angelo ai Corridori.
veduta aerea |
com'era
com'è
/
Cara nipote sei come una inciclopedia con il tuo post ho imparatao tante cose, date che non conosceva per niente.
RispondiEliminaBuona giornata cara Pixia.
Zio Tomaso
Sono uno di quelli che non sapeva. Grazie Pixia per questo post interessante e storico. Resta comunque il fatto che si siano distrutte opere preesistenti per aprire la vista sulla basilica di San Pietro. Ho abitato a Roma dai miei 8 anni sino ai 9 e mezzo perché mio padre vi era stato trasferito per lavoro. Ho frequentato nella capitale la terza elementare, ma poi siamo ritornati a Venezia definitivamente. Buona serata.
RispondiEliminaGran bella pagina di storia! Quante stupide demolizioni, fatte a Roma in epoca fascista. La piu' grave, per fare posto a Via dei Fori Imperiali. Ma poi, ancora, intorno al Mausoleo di Augusto ...
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